LO STATO (NOI) PAGHIAMO 70 MILIARDI DI INTERESSI ALLE BANCHE PER IL DEBITO PUBBLICO.
MA LA BANCA D'ITALIA NON DOVEVA ESSERE DELLO STATO? CHI SONO GLI SPORCHI PERSONAGGI CHE HANNO PERMESSO L'ESPROPRIO DELLE NOSTRE RICCHEZZE?
PS: LA BANCA D'ITALIA E' COMPOSTA DA UN POOL DI BANCHE ED ASSICURAZIONI.
Luigi de Magistris uomo dell'anno,Clementina Forleo donna dell'anno.I due magistrati sono il simbolo dell'impegno civile, del servizio dello Stato, del coraggio, della determinazione delle persone per bene.
Roma, 22 dicembre 2007 - "C'è voglia di gogna", avverte Silvio Berlusconi, dopo il comizio a Cinecittà dove gli hanno tirato le uova, come se il Vaffa Day, l'antipolitica e la nausea della politica fossero un'invenzione dei giornali. "Babbo Natale, facci un regalo: fai sparire per sempre Prodi", si legge su una delle centinaia di lettere di Natale che i navigatori Quotidiano.net stanno spedendo in questi giorni al capo del governo e possiamo garantirvi che, quella usata, è una delle espressioni più carine nei confronti del premier.
Il New York Times ci ha definito il popolo più infelice dell'Occidente. Il Times ci ha predetto un futuro da Paese vecchio e povero. Gli spagnoli ci hanno appena sorpassato nelle classifiche economiche. I francesi si sono presi l'Alitalia.
No, non è un buon Natale questo del 2007, appestato da un sistema politico che, senza nessuna distinzione di sorta, di colore, di partito, dovrebbe fare una cosa sola: sparire. Eppure, convinti come siamo che non bisogna mollare mai, ci ostiniamo a pensare che arrendersi alla Casta è proibito, cedere alla Casta è un lusso, resistere alla Casta è un dovere.
Anche per questo, Quotidiano.net sceglie Luigi de Magistris come uomo dell'anno e Clementina Forleo come donna dell'anno. Sono due magistrati perseguitati, molestati, ostacolati dal Sistema perchè fanno il loro dovere senza guardare in faccia a nessuno. Sono due simboli di intendere l'impegno civile, il servizio dello Stato, il coraggio, la determinazione delle persone per bene. Sono due luci nella notte di una Repubblica i cui mali sono sempre uguali a se stessi, prima o seconda che sia. Un Paese meraviglioso dove non si decide mai nulla. Dove da mesi, da anni, si discute, ma non si fa. Dove lo sport più praticato è la difesa della poltrona, a qualunque costo e con qualunque mezzo. Dove il conflitto d'interessi è norma, la raccomandazione una prassi, l'ipocrisia una legge, la gerontocrazia un regime.
Non so se l'altro giorno vi sia capitato di guardare la foto scattata al Quirinale, in occasione degli auguri del Capo dello Stato. Da sinistra a destra, in piedi: Giorgio Napolitano, 82 anni; Franco Marini, 74 anni; Fausto Bertinotti, 67 anni; Romano Prodi, 68 anni; Silvio Berlusconi, 71 anni. Per non parlare dei senatori a vita che in Senato stampellano un esecutivo assolutamente all'altezza del precedente: nel senso che non si capisce quale sia il peggiore. Come avrebbe detto Gassmann, hanno un grande avvenire dietro le spalle. Il problema è il presente.
Oggi (13/12/07) sul New York Times è apparso un articolo sui tanti mali che affliggono la nostra nazione e la totale NON CREDIBILITA' che hanno gli italiani nei confronti dei nostri politici. L'articolo evidenziava le varie iniziative di Beppe Grillo (per gli americani un comico) contro questo Governo a partire dal V-Day. Chi si è indignato a questa immensa verità? In visita negli Stati Uniti il nostro caro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Dice testualmente il nostro Presidente senza mezzi termini "pura idiozia" alcuni passaggi della corrispondenza del New York Times di oggi e spiega che l'Italia non è certo quella di Beppe Grillo. "Esiste capacità di iniziativa, una spinta dal basso che porta ad eccellere e certe cose mi piacerebbe vederle sui giornali. E' molto più facile avere come modello un noto comico italiano". In particolare al Presidente sono sembrati poco graditi alcuni passaggi sui rappresentanti politici eletti in parlamento.
Discorso di insediamento come Presidente della Repubblica Italiana, 15 maggio 2006) « Non sarò in alcun momento il Presidente solo della maggioranza che mi ha eletto; avrò attenzione e rispetto per tutti voi, per tutte le posizioni ideali e politiche che esprimete; dedicherò senza risparmio le mie energie all'interesse generale per poter contare sulla fiducia dei rappresentanti del popolo e dei cittadini italiani senza distinzione di parte »
Da quando si è insediato con tutto quello che è successo in questi 18 mesi, non penso abbia avuto rispetto di noi italiani, ha fatto solo giochi di parte e di potere dando i suoi famosi moniti. NON OFFENDIAMO L'INTELLIGENZA UMANA !!!
Leggendo i quotidiani sull'iniziativa del CSM (Consiglio Superiore della Magistratura) per i casi Forleo e De Magistris i miei neuroni mi riportano ad anni fa, quando c'era un certo giudice CARNEVALE che sistematicamente annullava per cavilli, tutte le sentenze dei processi di mafia. Mi accorgo oggi che le cose sono cambiate, al giudice che fà indagini sui loschi traffici della nostra vita sociale, per portare alla luce il connubio tra personaggi politici e malaffare, non si dà la possibilità nel nome della giustizia di andare avanti se l'indagato o gli indagati sono personaggi eccellenti. Chi sono i fautori di questa decisione? Il CSM con la nuova formula studiata a tavolino: che sarebbe L'INCOMPATIBILITÀ AMBIENTALE, ovvero il giudice che rompe troppo bisogna allontanarlo, così non si fanno più indagini non si fanno processi e si risparmiano soldi. E tutto ciò con voto all'unanimità da parte della casta. Il Procuratore Generale del CSM Francesco Delli Priscoli ha anche sottolineato che lui non ha subito nessuna pressione da chicchessia. Se lo dice lui...... Cosa non si fa per avere voti !!!
La delusione e l'indifferenza: questa è l'arma che dà forza ai nostri politici. Questi personaggi, per la posizione che occupano cullandosi dei poteri che noi gli abbiamo conferito, pensano di farla franca e non hanno ancora capito che i cittadini hanno le scatole piene di sigle di partito che cambiano tutti i giorni e delle loro sceneggiate in pubblico. Se pensano di prenderci per i fondelli SI SBAGLIANO DI GROSSO!!! Sarà tardi quando capiranno che la mobilitazione che si sta creando di giorno in giorno sulla rete li spazzerà via a calci nel sedere.
I favoritismi non premiano!!! Mettono a repentaglio l'avvenire dei vostri figli.
Calabria: Sila, da noi mare, monti, laghi
Calabria, da noi ndrangheta, corrotti e miseria
Calabria: Pietragrande, la natura ci ha premiati
Calabria, la politica ci ha rovinati
Calabria: Scilla
Calabria, i politici non meritano queste bellezze
Calabria: Pizzo Calabro
Calabria da vedere, politici da arrestare
Calabria: Caminia terra dalle 1000 bellezze
.... e terra di ladroni politici senza vergogna
LENTAMENTE MUORE
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicita'.